Conservativa
La conservativa è la branca dell’odontoiatria che mira alla ricostruzione dei denti naturali che hanno perso la loro integrità a causa di carie,erosioni dello smalto o traumi e di restaurare i denti che presentano discromie dovute ad amelogenesi imperfetta o conseguenti all’assunzione di farmaci.
Gli interventi più comuni sono:
Restauro di carie
Restauro di fratture
Restauro di usure ai colletti
Correzione di discromie
Sostituzione di vecchie otturazioni
Endodonzia
Nella terapia endodontica (devitalizzazione) vengono utilizzati strumenti in acciao e/o nikel titanio e detergenti chimici(ipoclorito e/o acqua ossigenata). La sterilizzazione canalare è ottenuta con mezzi chimici e/o fisici(termico-elettrico). Vengono inoltre utilizzati cementi canalari per lo piu’in associazione a materiale termoplastico (guttaperca) e possono essere effettuate medicazioni temporanee con prodotti specifici, mentre la ricostruzione dei denti devitalizzati avviene con i materiali indicati precedentemente e l’utilizzo o meno di perni endocanalari in fibra di carbonio o in fibra di vetro.
Come avviene la devitalizzazione?
Si procede allo svuotamento completo del contenuto dei canali delle radici.
Il loro riempimento tridimensionale mediante un materiale plastico riscaldato. Il trattamento è reso spesso necessario da una carie che ha raggiunto la polpa viva (quindi si pratica una devitalizzazione), oppure dalla presenza di una polpa morta (necrosi dentale) per trauma o per una carie penetrante presente da molto tempo (e in questi casi si parla di terapia canalare); un terzo motivo può essere un dente già devitalizzato ma non completamente, per cui è necessaria una nuova cura canalare(che si definisce ritrattamento endodontico).
Negli ultimi due casi può essere presente un granuloma, cioè tessuto infiammatorio attorno all’apice della radice, o addirittura una cisti, cioè una raccolta di siero o di pus o di tessuto flogistico infetto: una terapia endodontica corretta è in grado di far guarire entrambi queste lesioni.
Raramente, quando la guarigione non avviene, si deve ricorrere all’asportazione della punta della radice (apicectomia) e del tessuto infetto per via chirurgica.
Esistono, inoltre, casi in cui può essere necessario devitalizzare un dente per necessità ricostruttive di protesi o per una eccessiva sensibilità agli stimoli termici, (dolore al caldo o al freddo).